Salute e Benessere

(Tratto dal documento “Preliminare di Strategia”, disponibile nella sezione “VERSO LA STRATEGIA D’AREA” del menù “PASSI COMPIUTI”)


snai-madonie-logoMADONIE CASA DELLA SALUTE E DEL BENESSERE: IL NUOVO WELFARE COMMUNITY

INDICE:
Qualificare i servizi sanitari e la rete dell’emergenza
Migliorare la continuità ospedale-territorio
Rete territoriale di servizi di cura e recupero fragilità giovanili
Promuovere forme innovative di turismo sanitario


Gli effetti del processo di spopolamento hanno avuto pesanti ricadute sull’organizzazione del sistema territoriale della salute, con particolare riferimento all’area delle Alte Madonie. Sull’Ospedale di Petralia Sottana incombe la minaccia di notevoli riduzioni dell’operatività nel contesto delle misure di razionalizzazione della rete ospedaliera regionale, mentre la mancanza del servizio di punto nascite suggerisce lo spostamento della residenza delle giovani coppie verso i comuni della costa.
Eppure, l’Ospedale è il polo sanitario di riferimento della rete di cooperazione tra servizi assistenziali dei Comuni e delle associazioni di volontariato che continua ad assicurare una forte coesione del territorio del Distretto socio-sanitario n. 35, sulla scorta di una condivisione degli indirizzi del Piano di Zona dei servizi integrati. La rete di assistenza domiciliare è orientata a servizi di fisioterapia, assistenza infermieristica specializzata, cura e assistenza alle persone disabili, anche oltre le 50 ore previste dalla normativa. I pazienti vengono presi in carico dal sistema sulla scorta di una valutazione effettuata da un’Equipe socio-sanitaria per un periodo determinato, che può essere allungato in relazione alle valutazioni di risultato.
Nelle Madonie si sono diffuse esperienze di presidi sanitari in regime protetto (RSA) e Case di riposo (15 per un totale di 349 posti letto). In relazione al fatto che il territorio risulta caratterizzato dal più alto indice di vecchiaia della popolazione in Italia si sono sviluppate professionalità con particolare competenza nel trattamento delle patologie della senescenza, oltre ad una certa cultura della necessaria sensibilità di relazione con le fragilità degli anziani. Tra i centri di riabilitazione e cura alle persone si è affermata un’esperienza di servizi di recupero delle fragilità giovanili che ha maturato competenze e capacità di gestione di servizi in grado di attirare bacini di utenza di livello regionale.
Nell’ambito della sperimentazione della strategia dell’Area Interna Madonie si prevede di mettere a valore queste capacità di prendersi cura delle persone anziane e fragili nel quadro di una specializzazione territoriale, che possa contare su reti innovative di servizi socio-sanitari in grado di connettere salute e benessere, qualità di relazioni sociali e stili di vita, in un contesto di serena bellezza dei paesaggi naturali e umani.


Qualificare i servizi sanitari e ospedalieri e la rete dell’emergenza

La certezza della disponibilità di efficienti servizi sanitari e ospedalieri per l’intero arco dell’anno soddisfa un diritto essenziale di cittadinanza e un prerequisito decisivo per un’offerta turistica integrata dell’area interna. Nel Distretto socio-sanitario n.35, territorio di montagna con forti problematiche di viabilità e di distanza dagli altri ospedali dell’area costiera, risulta imprescindibile il potenziamento della rete di servizi sanitari che fa capo all’Ospedale di Petralia Sottana, ivi compreso il punto nascita che risulta decisivo nelle scelte di residenza delle giovani coppie e dei nuovi cittadini.
I servizi di trasporto sanitario vanno potenziati con nuovi mezzi e razionalizzati attraverso una più efficiente articolazione della rete di soccorso, in maniera tale da ridurre i tempi di risposta nei casi di urgenza-emergenza.
In questa direzione si propone di localizzare, presso lo stesso Ospedale, una macchina veloce 4×4 per il soccorso con medico rianimatore da utilizzare a supporto delle ambulanze non medicalizzate, oltre che per le attività ospedaliere. Alle tre ambulanze medicalizzate esistenti nei comuni del Distretto Socio Sanitario 3, in atto localizzate a Bompietro (medico e anestesista) e a Gangi e Petralia Sottana (solo infermiere), ne andrebbe aggiunta una quarta in modo da rilocalizzarle nel perimetro esterno all’area: nei comuni di Alimena, Gangi, Geraci Siculo e Polizzi Generosa, riducendo notevolmente i tempi di intervento.


Migliorare la continuità ospedale-territorio

La razionalizzazione dei servizi sanitari del Distretto socio-sanitario n. 35 sarà integrata dal potenziamento della rete dell’Assistenza Domiciliare Integrata con nuovi servizi di telemedicina a supporto dei processi di de-ospedalizzazione delle patologie croniche più diffuse tra la popolazione anziana. In particolare, sarà attivato un nuovo servizio di telecardiologia, articolato in una stazione ricevente dedicata (posta all’interno del reparto di Cardiologia dell’Ospedale) e apparecchiature per l‘acquisizione a distanza di tracciati elettrocardiografici, che consentirà di seguire a domicilio le cure delle persone in fase di riabilitazione.
Parallelamente, si intende attivare anche un servizio di prelievo emogas analisi e un servizio di spirometria a domicilio, che possono contare sulle qualificate esperienze del personale già in organico. Nella fase di sperimentazione si rende necessario soltanto l’acquisto degli apparecchi da assegnare ai pazienti per il controllo a domicilio del piccometro di flusso e i contenitori dei materiali d’uso per il trasporto a temperatura controllata dei prelievi. Al fine di semplificare le procedure per la consegna dei presidi sanitari (strisce per diabetici, pannoloni, traverse, cateteri, etc…) si intende attivare un servizio on-line di prenotazione ed autorizzazione e una rete di consegna articolata che fa riferimento alle guardie mediche e alle farmacie rurali.
Tra i servizi per gli anziani, che costituiscono una parte significativa della popolazione residente, si prevede di realizzare in forma di RSA un Centro per la riabilitazione e la cura di patologie croniche e gravi (come Alzheimer e demenza senile), valorizzando gli ampi spazi ospedalieri al momento non specificamente destinati con la realizzazione di una piccola foresteria (10-15 posti letto) da utilizzare sia per la Residenza Sanitaria Assistita che per i parenti dei pazienti. Il recupero a fini sanitari di riabilitazione della palestra e della piscina comunale, localizzate negli spazi adiacenti all’Ospedale, sarà accompagnato dalla sperimentazione di un “dimostratore territoriale” dei nuovi circuiti di produzione di energie rinnovabili a consumo “quasi zero”, in grado di combinare la risorsa solare con quella da biomassa agroforestale.


Rete territoriale di servizi di cura alle persone e di recupero delle fragilità giovanili

Oltre che attraverso il Distretto Socio-Sanitario di riferimento, ovvero la gestione diretta, i servizi sociali vengono generalmente erogati in affidamento al terzo settore. In riferimento ai servizi di cura alle persone e di recupero delle fragilità giovanili, una significativa esperienza di innovazione sociale è stata sperimentata nel territorio di Geraci Siculo dalla Cooperativa Primavera, riconosciuta come qualificato centro di competenza a livello regionale.
Convenzionata con 30 Comuni dell’Isola, la Cooperativa offre servizi di riabilitazione in modalità residenziale a circa 50 utenti, diversificati per patologia e classi di età, attraverso la gestione di una Comunità Alloggio per minori, tre Comunità Alloggio per disabili psichici, un Gruppo Appartamento per disabili.
Al fine di ampliare la gamma di servizi e offrire ai giovani ospiti forme alternative di riabilitazione e opportunità di inserimento lavorativo, la Cooperativa ha avviato sin dal 2005 la gestione di una Fattoria Sociale dove i ragazzi disabili sono impegnati nell’allevamento di galline per la produzione di uova, nell’allevamento di mucche, pecore e suini per la produzione di latte e carne e nella coltivazione di ortaggi per autoconsumo e vendita. L’esito positivo di questa esperienza di agricoltura sociale ha convinto il Centro per la Giustizia Minorile di Palermo a stipulare una convenzione per l’ospitalità e la riabilitazione di minori dell’area penale ai quali è stata concessa una misura rieducativa alternativa alla pena. Oggi la Cooperativa gestisce anche uno specifico Gruppo Appartamento, allestito in una ex casa colonica restaurata, che ospita sei giovani in rieducazione attraverso l’impegno nelle attività agricole e zootecniche.
Nell’ambito della strategia dell’Area Interna si prevede di costruire una Rete territoriale dei servizi di cura alle persone e di recupero delle fragilità giovanili, con la Cooperativa Primavera nel ruolo di capofila, che possa trasferire le competenze e la qualità dei servizi alle strutture territoriali di altri Comuni, in maniera tale da potere dare risposta a una domanda inevasa di servizi in continua crescita.
Negli ultimi 3 anni la cooperativa ha occupato mediamente 45 dipendenti. Lo sviluppo della rete di servizi può aprire, quindi, nuove opportunità di lavoro qualificato per le giovani professionalità del settore. Ma occorre considerare anche le opportunità di lavoro che derivano dallo sviluppo di fattorie sociali e di esperienze di agricoltura assistita dalle comunità (CSA) in cui i processi di riabilitazione e recupero si inquadrano in contesti aperti all’innovazione sociale.
In tale contesto, si prevede di realizzare una Comunità residenziale dedicata ad adolescenti affetti da disturbi dello spettro autistico che, per le caratteristiche della patologia e/o del loro contesto di vita, non possono essere gestiti nell’ambito familiare. Si tratta di un servizio innovativo per la Sicilia, dove esistono soltanto comunità diurne a fronte di una notevole domanda non soddisfatta di strutture residenziali. Lo standard organizzativo-gestionale della Comunità residenziale fa riferimento a una struttura in grado di ospitare 10 adolescenti e a uno staff di figure professionali qualificate (neuropsichiatra infantile, psicologo, terapista della riabilitazione psichiatrica e psicosociale, assistente sociale) che sarà impegnato nel compito di migliorare la qualità della vita e i livelli di benessere dei giovani ospiti della struttura attraverso percorsi di autonomia personale e di interazione sociale, anche in relazione a opportunità di inserimento nel mondo del lavoro.


Promuovere forme innovative di turismo sanitario. Madonie casa della salute

Le Madonie possono diventare un luogo di benessere e di alta qualità della vita in connessione con i caratteri della montagna mediterranea e attrarre flussi di turismo sanitario che hanno bisogno di cure e di servizi di riabilitazione in un contesto capace di offrire paesaggi naturali e relazioni umane, camminate in mezzo ai boschi e aria pulita, acqua buona di sorgente e cibi genuini che non fanno male alla salute.
Nel quadro di una revisione dei Piani di Zona dei servizi di assistenza integrata territoriale si intende realizzare anche un Centro di prevenzione e gestione di un’offerta innovativa di servizi per la salute che sposta il baricentro delle attività sanitarie sulla prevenzione e sul benessere psico-fisico delle persone (viste non solo come utenti).
In tale contesto verranno progettati “pacchetti integrati salute e benessere” in grado di connettere i servizi di riabilitazione di patologie ortopediche e cardiologiche ai servizi di cura dei disturbi alimentari (diabete e obesità) che possono costituire occasione di promozione di una qualificata offerta di “turismo sanitario” di livello nazionale/internazionale, sempre più attento alla cura della persona e al benessere. In questa direzione, il territorio può contare su evidenti caratteri di naturalità: acqua oligominerale naturale (anche termale), aria fine di montagna, presenza di boschi e di verde, larga disponibilità di endemismi e biodiversità per l’alimentazione umana e animale (piante officinali, manna (dolcificante naturale consumabile dai diabetici), varietà di grani antichi e farine alimentari con carichi ridotti di glutine, varietà di olio d’oliva con capacità nutraceutiche rilevanti nella prevenzione di disturbi cardiovascolari, produzioni agroalimentari di qualità biologica certificata).
In questo quadro assume rilievo anche la realizzazione di una RSA “aperta” per la sperimentazione di servizi rari per la cura di patologie neurocognitive degenerative come l’Alzheimer nel primo e nel secondo stadio clinico, quando i pazienti sono ancora in grado di vivere una vita relazionale e di godere -insieme ad amici e parenti- dei benefici di cure accompagnate da uno stile di vita adeguato. I pazienti saranno ospitati per un periodo max di 30 giorni. Anche in questo caso si tratta di azioni innovative per la Sicilia, dove non esistono servizi di questo tipo.