Territorio

(Tratto dal documento “Preliminare di Strategia”, disponibile nella sezione “VERSO LA STRATEGIA D’AREA” del menù “PASSI COMPIUTI”)


snai-madonie-logoTERRITORIO E ASSOCIAZIONISMO DEI COMUNI

INDICE:
Area Interna e Area Strategica
“” -> La Città a rete
“” -> La nuova Unione dei Comuni della Madonie
Motivazione scelte di condivisione funzioni e servizi
Descrizione processo di scouting e attori
Il territorio Area Interna SNAI come parte del G.A.L. I.S.C Madonie


AREA INTERNA E AREA STRATEGICA

L’Area Interna Madonie, individuata dalla Regione Siciliana con DGR n.162 del 22 giugno 2015 come area prototipo per la sperimentazione della Strategia Nazionale Aree Interne (SNAI) sulla scorta dei dati specifici del modello di caratterizzazione territoriale nazionale, include 21 comuni della parte orientale della Provincia di Palermo.
Ai 21 Comuni individuati come Area Interna si aggiungono altri 7 Comuni di gravitazione dell’Area strategica che forniscono rilevanti servizi pubblici. Oltre ai servizi sanitari e scolastici i Comuni dell’area strategica apportano anche un rilevante contributo in termini di opportunità di lavoro, servizi commerciali e turistici e sostegno alla domanda di consumo dei beni agroalimentari che costituiscono la specializzazione produttiva caratteristica delle Madonie.
In particolare, il Comune di Cefalù (14.452 abitanti al 2015) che fa parte del Parco delle Madonie, costituisce un punto di riferimento storico dell’Area e fornisce all’Area Interna il contributo di servizi sanitari con l’Ospedale, servizi scolastici superiori e una destinazione turistica di livello internazionale. Mentre il Comune di Termini Imerese (26.371 abitanti), oltre che l’Ospedale e i Licei offre un contributo decisivo alla connessione dell’Area Interna con il sistema di trasporto regionale attraverso lo snodo del porto, della ferrovia Palermo-Messina e delle autostrade Palermo-Messina (A20)-Catania (A19).
Negli ultimi 3 cicli di programmazione i 28 Comuni hanno condiviso significative esperienze di progettazione integrata territoriale supportata dai Fondi strutturali europei (vedi Allegato).

territorio-snai

Nel complesso, la popolazione dei 28 Comuni risulta pari a 124.929 abitanti (dicembre 2014). Il significativo incremento di popolazione dei comuni della fascia costiera è da leggere in correlazione al processo di svuotamento dei paesi dell’Area Interna. Basti pensare che il Comune di Campofelice di Roccella tra il 2001 e il 2015 passa da 5.771 abitanti a 7.446, con una crescita di circa il 30%.


La Città a rete

Nell’ambito del PO FESR 2007-2013, la Coalizione territoriale del PIST n. 22, ha dato vita ad un progetto strategico di Città a rete Madonie-Termini che ha consentito di integrare gli orizzonti dello sviluppo locale e di proporsi come una delle aree regionali più vivaci, in grado di attrarre nuovi investimenti pubblici e privati.
Il Rapporto di istruttoria per la selezione delle Aree Interne a cura del Comitato Nazionale, che faceva seguito alla visita di campo e al Focus Group di Gangi del 9 settembre 2014, aveva rilevato una criticità nell’avanzamento della spesa sostenuta dalla programmazione europea: al 31 dicembre 2013 risultava un avanzamento rendicontabile delle 28 operazioni FESR in capo a 16 Comuni del PIST pari al 18,3%.
La Coalizione territoriale ha prodotto un impegno straordinario per recuperare i ritardi e a conclusione del ciclo di programmazione 2007-2013 ha registrato una performance di risultato finanziario pari al 92,73%.
Anche il GAL Isc Madonie ha recuperato il ritardo e sulla Misura 413 del PSR ottenendo una performance di risultato di spesa pari al 90,84%.
A questi risultati non risulta estraneo il modello organizzativo della Coalizione territoriale che ha incardinato presso il Comune capofila (Gangi) le competenze funzionali relative allo sviluppo locale. Questo modello, fortemente innovativo, si caratterizza per la forma associativa in convenzione (art. 30 D.Lgs. 267/2000) delle funzioni tecniche e amministrative, coordinate da un Ufficio Unico, e degli Organi decisionali, partecipati dai 28 Comuni della Città a rete che si sono dati anche un “bilancio sociale”.
Da tale esperienza, destinata ad incrementare la cultura della responsabilità sociale e la trasparenza dell’azione amministrativa al fine di prevenire infiltrazioni della criminalità nella pubblica amministrazione e negli appalti pubblici, è derivato anche il Rapporto pubblicato con il titolo “L’analisi dei beni confiscati nel territorio di Città a rete” che propone un’analisi puntuale dei 107 beni sequestrati e confiscati sul territorio alla criminalità organizzata in capo all’Agenzia Nazionale ANBSC. Fra questi assume particolare rilievo, ai fini della sperimentazione, il feudo Verbumcaudo (150 ettari) sito nel territorio di Polizzi Generosa ed in atto affidato al Consorzio per la legalità e lo sviluppo di Corleone ed all’Associazione Libera Terra. A breve il feudo verrà assegnato in via definitiva al Consorzio Madonita per la Legalità e lo Sviluppo al quale aderiscono 17 Comuni, tra i quali Polizzi Generosa (che ha superato la fase di scioglimento per mafia rilevata come criticità dal Focus Group).
Di recente la Coalizione Città a rete – unico soggetto che rappresenta il livello delle amministrazioni locali e dei Comuni piccoli e medi- è stata selezionata dalla Commissione Europea nell’ambito del progetto pilota Integrity Pacts – Civil Control Mechanism For Safeguarding EU Funds con l’obiettivo di valutare l’impatto dello strumento dei Patti di Integrità in riferimento all’uso dei Fondi Strutturali e di Coesione per il periodo di programmazione 2014-2020. Il Patto di Integrità consiste in un accordo tra un ente pubblico che bandisce una gara di appalto e i soggetti che partecipano alla gara. Nell’ambito di tale accordo tutte le parti pattuiscono che si asterranno da qualunque pratica di corruzione, concussione ed estorsione durante tutte le fasi della procedura di appalto e dell’esecuzione dello stesso. Il controllo e il monitoraggio dell’operato dei soggetti e dello svolgimento della procedura viene affidato ad un organismo terzo appartenente alla società civile (ONG, no-profit), che avrà anche il compito di redigere report periodici di dominio pubblico insieme alla facoltà di interrompere la procedura e di avvisare le autorità competenti nei casi di violazione del Patto di Integrità.

A conferma del ruolo della coalizione Città a rete (che condivide le funzioni di Stazione unica appaltante e di Ufficio Unico di progettazione) e della leadership territoriale riconosciuta anche dal Rapporto di istruttoria del Comitato Nazionale Aree Interne, l’Assemblea dei Sindaci del 22 giugno 2015 (tenutasi a Scillato) ha individuato il Sindaco di Gangi quale referente politico dell’Area Interna delle Madonie ed il Presidente della So.Svi.Ma S.p.A quale coordinatore tecnico.
Il processo di riflessione sulla Strategia Aree Interne, insieme all’esigenza di capitalizzare i risultati di questa articolata esperienza, ha evidenziato anche la consapevolezza della necessità di una svolta significativa nella governance delle politiche territoriali dello sviluppo locale, in maniera tale da riconnettere le politiche ordinarie della comunità locale intercomunale a quelle straordinarie sostenute dai Fondi europei. Anche il Rapporto di istruttoria del Comitato Nazionale Aree Interne aveva evidenziato, del resto, “che il rischio che si corre, di fronte ad uffici così strutturati, è che si continui ad operare nella maniera tradizionale dello sviluppo locale e di fatto non si superi la dicotomia tra interventi di sviluppo e quelli di cittadinanza”. In questa direzione i gruppi dirigenti delle comunità locali e gli stakeholders del territorio hanno deciso di affrontare la sfida del processo associativo nell’Unione dei Comuni, che in Sicilia costituisce una forte innovazione istituzionale, sia in relazione al largo numero di associati che alla rilevanza delle deleghe di funzioni e servizi.


La nuova Unione dei Comuni delle Madonie e il pre-requisito associativo

Il Rapporto di istruttoria del Comitato Nazionale Aree Interne aveva rilevato “una certa conflittualità interna dovuta ad una scarsa condivisione della perimetrazione dell’area da parte del territorio” ed aveva rimandato la verifica del pre-requisito associativo ad una ricognizione delle convenzioni in essere fra i diversi Comuni e delle funzioni e dei servizi gestiti in forma associata, anche operanti all’interno delle diverse Unioni. Gli approfondimenti di merito elaborati da uno specifico Gruppo di lavoro tecnico-istituzionale, composto da 2 segretari comunali, 5 amministratori comunali e dal coordinatore tecnico dell’Area Interna (che si è avvalso anche di qualificate expertises del FORMEZ), sono stati sottoposti alla discussione pubblica nel corso di una serie di incontri partecipati da Sindaci, Presidenti dei Consigli Comunali, Capigruppo Consiliari e Consiglieri comunali.
Ai fini del pre-requisito associativo è stata largamente condivisa la valutazione dell’inadeguatezza dei servizi e delle funzioni attribuite alle attuali Unioni di Comuni, poco incisive in termini di programmazione e gestione di risorse umane e finanziarie, e non coerenti con la gestione di funzioni connesse ai diritti di cittadinanza. Il documento di Bozza di Strategia trasmessa in data 21 novembre 2015 dal Sindaco di Gangi, in qualità di referente dell’Area Madonie, ai referenti della Regione Siciliana e del Comitato tecnico nazionale Aree Interne ha formalizzato la proposta di “Riorganizzare l’assetto amministrativo e di governance del territorio attraverso la costituzione di una nuova Unione dei Comuni dell’Area Interna madonita con competenze amministrative adeguate ad affrontare in maniera integrata le problematiche di organizzazione e gestione dei servizi relativi ai diritti di cittadinanza”.


MOTIVAZIONE DI SCELTE DI CONDIVISIONE DI FUNZIONI E SERVIZI

In considerazione del fatto che la normativa regionale in materia di Enti Locali non consente la costituzione di nuove Unioni di Comuni, si è deciso di lavorare sulla rielaborazione dello Statuto dell’Unione “delle Petralie e dell’Imera Salso” che attualmente associa i Comuni di Petralia Sottana, Petralia Soprana Blufi e Bompietro. Le proposte del Gruppo di Lavoro sono state oggetto di due assemblee plenarie e sono già state inviate ai 21 Consigli Comunali per un preventivo apprezzamento.
All’Unione, che verrà opportunamente ridenominata in coerenza con il ruolo di federazione dei Comuni dell’Area Interna Madonie, verranno trasferiti i seguenti servizi e le seguenti funzioni da gestire in forma associata:

  1. Ufficio Unico per la progettazione e realizzazione di interventi relativi ai cinque ambiti di intervento previsti dalla Strategia Nazionale Aree Interne (Energie rinnovabili; Risorse naturali, culturali e turismo; Saper fare ed artigianato; Sistema agroalimentare; Tutela del territorio) e all’Accordo di Programma Quadro;
  2. Centrale Unica di Committenza che, in accordo con le normative nazionali cogenti, utilizzi lo strumento del Green Public Procurement (GPP) per l’approvvigionamento di beni, servizi e lavori contribuendo al raggiungimento degli obiettivi ambientali minimi previsti dal Piano d’Azione Nazionale sul GPP ed eserciti le funzioni di acquisizione dei servizi relativi a: telefonia, connettività, energia, calore, polizze RC, funzioni ICT connesse alle funzioni associate, comprendenti la realizzazione e la gestione di infrastrutture tecnologiche e di applicativi software;
  3. Organizzazione e gestione delle infrastrutture e dei servizi scolastici necessari all’attuazione dei contenuti del Piano Triennale dell’Offerta Formativa Territoriale redatto dalla Rete scolastica delle Madonie, ed elaborazione coordinata dei Capitolati per la gestione delle mense scolastiche;
  4. Programmazione e coordinamento delle politiche giovanili, sport e tempo libero;
  5. Programmazione e coordinamento dello sviluppo e della valorizzazione del turismo;
  6. Programmazione e coordinamento territoriale degli eventi culturali;
  7. Pianificazione del sistema di trasporto pubblico locale;
  8. Gestione della rete dei servizi socio-sanitari;
  9. Formazione del personale dipendente;
  10. Sviluppo del settore agricolo e del sistema agroalimentare;
  11. Energia e diversificazione delle fonti energetiche;
  12. Comunicazione istituzionale.

Sono state individuate anche altre funzioni e servizi ad adesione facoltativa, in quanto considerati non strategici: Protezione civile, Polizia municipale, Assistenti sociali.

Si è concordato di seguire un processo di adesione volontaria all’Unione articolato in 2 fasi:

  • Nella prima fase i Consigli dei 4 Comuni che aderiscono all’Unione “delle Petralie e dell’Imera Salso” approveranno le modifiche statutarie condivise tra i 21 Comuni dell’Area Interna Madonie, ivi inclusa la ridenominazione dell’Unione;
  • Nella seconda fase i Consigli degli altri Comuni approveranno il testo modificato dello Statuto dell’Unione dei Comuni dell’Area Interna Madonie. In sede di approvazione, i Consigli Comunali, potranno optare per l’adesione piena all’Unione in qualità di soggetti associati ovvero per la delega alla stessa Unione delle funzioni e dei servizi concordati, attraverso la sottoscrizione di apposite Convenzioni ai sensi dell’Art. 30 del T.U.E.L.

Nella fase di definizione del documento di strategia e dell’Accordo di Programma Quadro, saranno definiti i ruoli dell’Unione dei Comuni delle Madonie e dei Comuni convenzionati, con particolare riferimento ai processi di attuazione dei Programmi Operativi 2014-2020 che riguardano i territori delle Aree Interne in base all’Accordo di Partenariato.


DESCRIZIONE DEL PROCESSO DI SCOUTING E DEGLI ATTORI RILEVANTI

Le attività di scouting e progettazione partecipativa hanno riguardato l’analisi e l’identificazione dei bisogni delle comunità locali insieme all’individuazione di priorità e obiettivi specifici della Strategia dell’Area Interna Madonie.
Su mandato dell’Assemblea dei Sindaci è stato emanato un Avviso Pubblico (20 luglio – 10 agosto 2015) volto a selezionare un gruppo di esperti a titolo gratuito, che potessero fornire contributi sui cinque ambiti di lavoro afferenti alla sfera dello sviluppo locale (tutela del territorio; risorse naturali, culturali e turismo; sistemi agro-alimentari; energie rinnovabili; saper fare e artigianato). Ai candidati veniva richiesto una buona conoscenza del territorio ed una comprovata e specifica esperienza nell’ambito di lavoro prescelto. Al predetto avviso hanno risposto in 42 esperti.
Parallelamente, a partire da 9 settembre 2015, sono stati attivati cinque Gruppi di Lavoro tematico (sanità, istruzione, mobilità, reti digitali e pre-requisito associativo) che hanno sviluppato proposte ed elaborazioni afferenti l’ambito dei diritti di cittadinanza e la gestione associata di funzioni e di servizi. Le attività dei Gruppi di lavoro tematici sono state intercalate da momenti di approfondimento organizzati in comuni diversi al fine di assicurare un largo coinvolgimento e modalità di partecipazione in grado di coniugare aspetti tecnici e rappresentanze di interessi delle comunità sul piano sociale ed istituzionale.
Ai tavoli di lavoro programmati si sono aggiunti altri tre tavoli focalizzati su temi specifici emersi nel corso dell’attività di scouting: accesso alla terra, ecomuseo, prevenzione del dissesto idrogeologico.
Nel corso delle visite di campo, sono stati organizzati specifici Focus Group sui seguenti temi:

  • 18-20 gennaio 2016: Parco Astronomico delle Madonie e Rete scolastica delle Madonie; Centri Commerciali Naturali; Turismo culturale e naturalistico; Salute; Agricoltura, zootecnia, sviluppo rurale; Energia;
  • 15-17 febbraio 2016: Salute; Ecomuseo – Energia; Rete scolastica e istruzione; Accesso alla terra. Erano presenti anche componenti del Nucleo di valutazione degli investimenti pubblici della Regione Siciliana.
  • 14-16 marzo 2016: Rete scolastica e istruzione (con la partecipazione del Responsabile Aree Interne dell’Ufficio Scolastico Regionale, con delega del Ministero Pubblica Istruzione); Accesso alla terra, agricoltura e zootecnia, energia (con la partecipazione dei Dipartimenti regionali per l’Agricoltura,
    l’Energia e della Programmazione); Salute, tutela attiva del territorio (con la partecipazione del rappresentante del Ministero per la Salute; Ecomuseo, Turismo culturale e naturalistico (con la partecipazione dei Dipartimenti regionali per la Programmazione, il Turismo e i Beni Culturali e Ambientali e del MIBACT in collegamento telefonico). Erano presenti anche componenti del Nucleo di valutazione degli investimenti pubblici della Regione Siciliana e F. Barca per il Comitato nazionale Aree Interne.

Complessivamente, il processo di riflessione partecipata sulla Strategia dell’Area Interna Madonie ha coinvolto più di 300 attori. Le azioni di consultazione, condivisione e trasparenza sono state ispirate ai principi sanciti nel Codice di condotta europeo sul partenariato adottato dall’Italia, perseguendo lo scopo di identificare e includere tutti i soggetti rilevanti, ovvero tutti coloro i cui interessi sono intercettati dal programma o che possono influire sulla sua attuazione.
In particolare, il processo di attivazione del partenariato è stato rivolto verso due gruppi di soggetti la cui “voce” appare indispensabile per costruire e attuare strategie di sviluppo partecipative:

  • i potenziali beneficiari (soggetti i cui interessi sono direttamente toccati dal programma e/o quelli a favore dei quali le azioni sono realizzate);
  • i centri di competenza, da intendersi come quei soggetti organizzati che per propria missione, pubblica o privata, si occupano stabilmente delle materie in cui il programma interviene, le hanno studiate a lungo, ne comprendono a fondo le implicazioni, sono attivi nella discussione e nella proposta.

Gli attori rilevanti che hanno manifestato un concreto interesse a voler sostenere la strategia dell’Area Interna Madonie, con modalità e forme diverse: accessibilità di reti nazionali, internazionali e network, mobilitazione di saperi e competenze specialistiche, tutoraggio, accompagnamento e supporto in favore dei beneficiari finali, strutturazione di nuovi processi organizzativi, costituzione di reti sia scolastiche che di imprese, etc. possono essere individuati, come di seguito: 

Attori SNAI

ATTOREDESCRIZIONE
Comuni dell’Area Interna MadonieSindaci e Amministratori comunali, Presidenti dei Consigli, Capigruppo, Consiglieri, Segretari e Dirigenti comunali dei 21 Comuni.
Comuni dell’Area strategicaSindaci e Amministratori comunali dei Comuni di Termini Imerese, Cefalù, Campofelice di Roccella, Lascari, Cerda, Sciara, Valledolmo.
Ente Parco delle MadonieEnte di tutela del patrimonio naturalistico che fa capo all’Assessorato regionale per il Territorio e l’Ambiente e vede la partecipazione di 14 Comuni dell’Area Interna + 1 dell’Area strategica.
All’Ente Parco fa riferimento il GEOPARK MADONIE riconosciuto dalla rete europea dei Geoparks e dall’UNESCO per la sua straordinaria ricchezza di fenomeni geologici.
IstruzioneDirigenti scolastici degli Istituti Superiori e Comprensivi presenti sul territorio, docenti, personale A.T.A., studenti.
Rete del progetto Coloriamo il nostro futuro che consente agli alunni del territorio di confrontarsi con le scuole di altre 10 regioni interessate da Parchi naturali.
Parco Astronomico delle Madonie, promosso dal Comune di Isnello, finanziato dal CIPE, sostenuto dal MIUR e che ha ricevuto validazioni scientifiche da parte delle principali autorità internazionali, ovvero: Agenzia Spaziale Italiana (ASI), Agenzia Spaziale Europea (ESA), Eberhard Karls-Universitat di Tübingen - Istituto di Astronomia e Astrofisica (Germania), ONU, Action Team on Near-Earth Objects, NASA - JPL (Near-Earth Object Program Office), Università di Pisa - Dipartimento di Matematica - Gruppo di Meccanica Spaziale.
Centro di Educazione Ambientale “Serra Guarneri” che assieme ad altri quattro CEA in Italia stanno testando con il MIUR le nuove Linee Guida sull’Educazione Ambientale;
ICOM Italia, (International Council of Museums);
Scuola Nazionale dell’Amministrazione.
SaluteASP 6 Palermo - Medicina del territorio - Unità Operativa Territoriale di Prevenzione;
Distretti socio-sanitari n. 33, 35 e 38;
Associazione Medici di base delle Madonie;
Medici ospedalieri; Ginecologi; Nutrizionisti; Kinesiologi “esperti di movimento”;
Farmacie rurali;
Cooperativa Sociale “Primavera” unico centro di recupero delle fragilità in Sicilia abilitato anche alla compensazione delle pene per minori;
Centri di riabilitazione motoria.
MobilitàComitato dei pendolari;
Concessionari del servizio di trasporto pubblico;
Autonoleggio con conducente;
Dipartimento Regionale dei Trasporti;
ISFORT Srl.
Reti digitaliAziende operanti nel settore dell’ICT per lo sviluppo della BUL - Banda Ultra Larga;
ENEL;
Dipartimento regionale dell’Energia.
Tutela attiva del territorioSO.SVI.MA. Spa – Agenzia di Sviluppo delle Madonie alla quale aderiscono 22 comuni (18 AI e 4 area strategica), l’Ente Parco delle Madonie e 182 operatori privati;
Department of Computer Science, The University of Sheffield (capofila del progetto di Cooperazione europea WeSenselt);
Dipartimento Regionale Protezione Civile;
Università di Palermo – Dipartimento di Scienza della Terra e del Mare;
ARPA Sicilia;
Servizio Informativo Agrometereologico Siciliano;
Osservatorio Regionale Acque;
Ordine Provinciale Geologi;
Associazione Culturale Haliotis;
Associazioni comunali di Protezione Civile;
ASD Madonie Outdoor;
Gruppo FB “Quelli del Parco delle Madonie”;
professionisti ed amministratori.
Filiere locali di Energia rinnovabileConsorzio ARCA, consorzio per l’applicazione della ricerca e la creazione di aziende innovative, attivo dal 2003, è un partenariato tra l’Università di Palermo e un gruppo imprenditoriale privato impegnato nel campo della ricerca industriale e del trasferimento tecnologico;
C.N.R.;
Aziende ed operatori del settore delle agro-energie.
Sistemi agro-alimentariFondazione biodiversità Slow food Sicilia, guidata dal Prof. Francesco Sottile della Facoltà di Agraria di Palermo che ha sostenuto ed accompagnato i sette Presidi slow food delle Madonie;
Condotta Slow-Food Alte Madonie;
Il Consorzio no profit della Manna, sostenuto dalla Fondazione per il SUD e che coinvolge alcune decine di operatori locali organizzati in 4 cooperative sociali;
L’Associazione produttori Fagiolo Badda di Polizzi Generosa, alla quale aderiscono 12 giovani produttori agricoli;
Gal ISC Madonie, al quale aderiscono 33 comuni (tutti i comuni AI ed Area strategica più altri) e 38 operatori privati (associazioni sindacali e di categoria, banche locali, consorzi di produttori, cooperative);
Distretto della Carne Bovina delle aree interne di Sicilia del quale fanno parte 30 comuni (gran parte dei comuni AI ed altri comuni ricadenti in territorio di Enna, Caltanissetta e Messina) oltre che la Facoltà di Veterinaria dell’UNIME e 174 aziende della filiera (allevatori, agricoltori, centri di ingrasso, commercianti e distributori);
Organizzazione Produttori grano duro biologico “PRO.BIO.SI” alla quale aderiscono 13 medie aziende (circa 4.000 Ha di superficie) e la Fondazione dell’Università di Palermo “Lima Mancuso”;
Consorzio Produttori Madoniti, al quale aderiscono 32 aziende del territorio operanti nei settori lattiero-caseari, produzione prodotti da forno, passate, olio, vino, salumi e che gestisce le principali aree mercatali aggregate presenti sul territorio;
Bionat Italia Srl, società molto attiva nel settore della caratterizzazione genetica di prodotti agroalimentari, di piante e di animali per salvaguardarne l’identità e la tracciabilità e per individuare la presenza di contraffazioni e adulterazioni. Il suo ultimo brevetto, verrà divulgato dalla FAO;
Consorzio Madonita Sviluppo e Legalità al quale è stata affidato il “Feudo Verbuncaudo” confiscato alla mafia;
Centri Commerciali Naturali di Gangi, Petralia Sottana e Polizzi Generosa che, complessivamente raggruppano 86 tra negozi di vicinato, artigiani e società di servizi;
Giovani imprenditori agricoli, agronomi, professionisti del settore e ricercatori universitari, associazioni di innovazione sociale che operano sui temi della permacultura e dell'agricoltura rigenerativa.
Valorizzazione delle risorse naturali, culturali e del turismoConsorzio Turistico “Cefalù –Madonie-Himera” al quale aderiscono 30 comuni (tutti i comuni AI e quelli Area Strategica) e 145 operatori privati operanti nei settori della ricettività, ristorazione, servizi, formazione, tour operator;
ICOM Italia (International Council of Museums);
“MUSEA” Rete dei Musei Pubblici alla quale aderiscono tutti e 21 i musei pubblici dell’area;
La Rete degli Ecosistemi Madoniti della quale fanno parte 38 operatori privati operanti nel settore del turismo attivo e relazionale;
C.A.I. Regionale e Circoli madoniti;
Lega Ambiente Regionale e circoli madoniti.


Il territorio dell’Area Interna SNAI come parte del G.A.L. I.S.C. Madonie

(NOTA: la seguente sezione non fa parte del documento “Preliminare di Strategia”)

Pare importante ricordare che il G.A.L. I.S.C. Madonie, all’interno dei cui territorio ricade l’area prototipale SNAI, è in corso di attivazione con la nuova programmazione del Piano si Sviluppo Rurale 2014-2020 (Sottomisura 19.2 e Sottomisura 19.4).

A tale scopo il GAL ha elaborato la Strategia di Sviluppo Locale di tipo partecipativo “COMUNITÀ RURALI RESILIENTI, o Piano d’Azione Locale, all’interno della quale viene sottolineato che:
al fine di capitalizzare al meglio gli effetti prodotti dalle Misure inserite nel Piano d’Azione Locale, risulta di fondamentale importanza l’interconnessione e la sinergia con gli obiettivi strategici che si sono individuati nel documento preliminare di Strategia Aree Interne (SNAI), dove, tra i vari obiettivi si vogliono capitalizzare le iniziative di sviluppo locale realizzate sul territorio madonita, mediante la creazione di reti di innovazione per rigenerare il capitale umano e coltivare un futuro resiliente. Infatti il GAL svolgerà un importante ruolo all’interno della strategia per l’attuazione del “PIANO DEL CIBO” e dell’ “ACCESSO ALLA TERRA”.

Di fatto emerge dunque, e viene confermato nella nuova programmazione del GAL, il fondamentale ruolo che la Strategia d’Area svolgerà anche come “cabina di regia”  utile per coordinare e rendere coerenti, organiche e non ridondanti le policy di sviluppo nell’area madonita, anche al di fuori dell contesto territoriale su cui si concentra la sperimentazione.